Madrid sotto altre prospettive

Itinerario di viaggio

Madrid è considerata una delle città più vivibili al mondo e anche una delle più verdi in Europa, è rilassante ma anche piena di vita e ricca di cultura.Gli amanti dell’arte troveranno numerosi musei tra cui i tre più famosi: il Prado, il Reina Sofia e il Thyssen. Chi invece preferisce la vita notturna potrà stare fuori tutta la notte nella capitale della movida, muovendosi tra i quartieri Chueca e Malasaña. Qui la movida va incontro a ogni tipo di gusto e di esigenza, perfetta sia per chi è alla ricerca di un soggiorno tranquillo che per chi ama le vacanze movimentate. Madrid si trova al centro della Spagna e vanta uno dei centri storici più belli d’Europa e offre una serie di strutture ricettive all’avanguardia. Il punto più importante della città è Plaza Mayor, un vero e proprio simbolo per tutta la Spagna. Madrid ha anche un’importante tradizione gastronomica, che è possibile incontrare non solo nei ristoranti, ma anche ammirando uno spettacolo di flamenco nei famosi tablao.

Cosa vedere a Madrid

La domanda sorge quindi spontanea : cosa vedere dunque a Madrid soprattutto se non si ha molto tempo a disposizione ?

Si possono chiaramente visitare i luoghi classici come il Museo del Prado , il Parque del Retiro , Plaza Major , Puerta del Sol , la Gran Via , ecc. , tuttavia noi vi consigliamo di visitare la Capitale spagnola sotto un’altra prospettiva , ovvero quella di scoprire i suoi angoli più nascosti che possono farvi rivelare una storia tanto tumultuosa quanto affascinante della quale forse non eravate a conoscenza .

Il primo luogo che vi consigliamo è il Parque de las Siete Tetas (conosciuto anche come Parque del Cerro del Tío Pío o come las Tetas de Vallecas) è un parco formato da sette colline artificiali dalle quali è possibile vedere la città. E’ uno dei posti migliori per vedere il tramonto, per fare un pic nic o per fare qualche foto, infatti qui non mancano mai i fotografi che cercano uno scatto suggestivo. Le collinette presentano grandi distese di prato con qualche albero qua e là. Oltre alle colline è presente una piazzetta con un chiosco. Quello che non molti sanno è che il parco è stato costruito sui resti di baraccopoli. Intorno agli anni ’50 la zona dove ora sorge il parco (Puente de Vallecas) era considerata un sobborgo marginale e non aveva una buona reputazione. Migliaia di persone vivevano in quella zona in poco spazio e pessime condizioni. Negli anni ’60 la situazione migliorò sia grazie all’installazione di fontane pubbliche e scuole, che all’impegno delle associazioni per garantire un alloggio dignitoso a chiunque. Infatti la zona di Vallecas a Madrid è stata negli anni un simbolo della lotta operaia per i diritti dei lavoratori e per il diritto a una casa decente. Quando a metà degli anni ’80 si mise in atto la costruzione del parco furono trovati i resti delle macerie delle  baraccopoli che vennero sotterrati da terra e erba, in modo da evitare il trasporto in discarica.

COME ARRIVARE: Metro 1 in direzione Valdecarros, fermata Portazgo. Poi dieci minuti a piedi lungo calle de Josefa Diaz.

Non è possibile andarsene da Madrid senza averla vista dall’alto di un tetto. Una delle viste migliori la si può avere dal Circulo de Bellas Artes. Basta acquistare alla reception i biglietti per l’ascensore che raggiunge la Azotea del Circulo de Bellas Artes, un bar sull’altissimo tetto con la vista sul centro di Madrid. Lo spettacolo da quest’altezza è incredibile, da lasciare senza fiato.

Durante una visita a Madrid è comune passare in Plaza Callao, la piazza piena di schermi pubblicitari in cui è stata girata la scena de La Casa de Papel in cui la banda lanciava banconote sulla folla da un dirigibile. Semplicemente camminando sulla Gran Via per raggiungere il Palazzo Reale si passa per di qui e vale la pena fermarsi per fare tappa in un posto non turistico: il Corte Ingles. Può sembrare un banale centro commerciale, ma se prendi l’ascensore fino all’ultimo piano ecco che compare una vista spettacolare nel pieno centro di Madrid. All’ottavo piano ci sono numerosi piccoli ristoranti e bar di diverse culture, puoi prendere del sushi, un hamburger, un piatto tipico spagnolo o semplicemente una bevanda e spostarti sulla terrazza. Una parte è all’aperto, mentre nei vetri della zona al coperto ci sono le indicazioni per riconoscere i monumenti più famosi della città.

La “SPIAGGIA DI  MADRID” : una spiaggia è una cosa abbastanza particolare da vedere a Madrid? Direi di si visto che si trova nel centro della Spagna, ben lontana dal mare. Ma se senti la mancanza dell’atmosfera della spiaggia puoi prenotare un tavolo nel ristorante Ojalà. Ecco che nel pieno centro della città, nel quartiere Malasaña, spunta un ristorante in cui (nel piano inferiore) è possibile cenare con i piedi immersi nella sabbia.

Un altro luogo al di fuori dai soliti schemi è senz’altro il matadero , Un’ex mattatoio convertito in un centro artistico. Grandi spazi aperti, un silenzio surreale e tante sale con esposizioni d’arte. E’ un posto dove è facile trascorrere un pomeriggio curiosando tra le sale e rilassandosi vicino al fiume. Nei giorni in cui si festeggia San Isidro, il patrono di Madrid (15 maggio), questo spazio si trasforma e si riempie di vita, concerti, street food e giostre lo rendono il luogo perfetto dove festeggiare.

Chi ha la fortuna di capitare a Madrid di domenica mattina non può perdersi il Rastro. Si tratta di un mercato all’aperto che occupa un intero quartiere nel centro di Madrid. Nelle vie del mercato si può trovare qualsiasi cosa, soprattutto oggetti di seconda mano. Sempre lì vicino si trova il Mercado de la Cebada (quartiere La Latina) dove qualche volta si possono incontrare piccole esibizioni improvvisate di cantanti o altre aggregazioni culturali.

Altra attività molto suggestiva anche se più classica potrebbe essere il Tempio Debod da cui osservare il tramonto, vicino a Plaza España. Questo è spesso indicato se cercate cosa vedere a Madrid. Si tratta di un tempio dell’antico Egitto trasportato e ricostruito sulla collina Cuartel de la Montaña. Fu regalato alla Spagna come ringraziamento per l’aiuto nel salvataggio dei templi della Nubia. L’Egitto regalò quattro templi a quattro nazioni: Stati Uniti, Italia, Spagna e Olanda. Il tempio regalato all’Italia è Tempio rupestre di Ellesija, conservato nel Museo Egizio di Torino.

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